past

RINVIGORITO

Davide D'Elia

09-15
Jul
2017



Zio Bartoluccio è un opera del 2015 che Davide D’Elia ha realizzato in occasione della residenza a Bocs Art. Cosenza. Un busto di uomo, un borghese compiaciuto nel suo doppiopetto di marmo, è stato ritrovato in un giardino coperto da una patina di muffe e licheni lasciati dagli agenti atmosferici sotto la cui azione era rimasto per lungo tempo.

Sul busto D’Elia ha tracciato una storia, dividendo l’aspetto del busto lungo un asse orizzontale con una pulitura completa della parte superiore del volto. Enigmatico, tra forma e tempo, Zio Bartoluccio ha continuato a fissare il presente nel quale si trovava, trattenuto dentro la sua storia dalla traccia visibile del tempo. Fino al 2016, quando la statua è stata fortuitamente scheggiata lungo il profilo inferiore, rivelando il bianco purissimo non intaccato dagli agenti naturali.

Coerentemente con la sua poetica legata all'osservazione del tempo, ai compromessi che si possono apparentemente fare con l’inesorabilità del suo scorrere, alla possibilità di ripercorrerlo o di congelarlo, Davide D’Elia ha deciso di procedere a un restauro della sua opera con il ripristino della patina sulla superficie scoperta. E l’unico modo di farlo è una cura del tempo, riportando la scultura nell'acqua e aspettando che questo tempo risalga con i suoi processi naturali lungo la superficie di Zio Bartoluccio . L’opera è stata quindi prelevata dalla sua sede attuale e trasportata presso il lago Nicoletti, Enna, dove immersa nell'acqua nel corso di un rituale notturno. In questo modo l’opera di D’Elia è tornata alla sua compattezza, continuando a mostrare la sua linea del tempo mentre ne incrocia un’altra, verticale, lungo cui percorre la propria storia.

L’azione pensata da D’Elia, che estetizza la necessità del restauro, si ramifica dalla sua ricerca come un’evoluzione che tiene assieme gli aspetti formali e quelli concettuali.